Fare teatro con genitori, ragazzi e prof.
Anche quest’anno esiste un gruppo a Vicenza di genitori, ragazzi e professori che si incontra per fare teatro sociale assieme. L’universo di origine è quello del Fogazzaro, nel senso che l’iniziativa è nata da una idea congiunta del brillante e attivo Comitato Genitori del Fogazzaro che ha incrociato la febbrile e costruttiva visione pedagogica del professor Centofante.
L’ anno scorso il progetto è stato interamente sostenuto dal Comitato, quest’anno invece anche l’ istituto scolastico ha deciso di promuoverlo. L’idea è quella di parlare, discutere e attivarci sui temi del nostro territorio, i temi che coinvolgono i ragazzi adolescenti ma anche i loro genitori e professori. E chi meglio dei diretti interessati per produrre una drammaturgia veloce, semplice ma efficace e che apre delle domande capaci di coinvolgere la comunità stessa?! E quale strumento migliore del teatro (nello specifico il teatro dell’oppresso) per non perdersi in discussioni ideologiche ma andare al cuore delle tematiche passando per il corpo e le emozioni?!
I temi che prendono vita sulla scena hanno a che fare col bullismo, l’omofobia, la tossicodipendenza giovanile, il conformismo sociale e il bisogno, quasi un obbligo, di omologarsi. Questi temi diventeranno presto brevi scene dal finale aperto, scene che verranno presentate a diverse classi dell’istituto Fogazzaro e, in una replica, ai genitori e ai professori dell’Istituto. Perché il finale aperto? Semplice, perché in questa forma di teatro sarà il pubblico a coinvolgersi alla ricerca di una ipotetica soluzione.
Una comunità che si prende cura di sé stessa andando a teatro.