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L’ANGOLO DELL’ESPERTO: GLI ADOLESCENTI E IL MONDO VIRTUALE, COSA FARE?

- SERVIZIO NON ATTIVO - Siamo arrivati alla seconda puntata della rubrica “L’angolo dell’esperto”. Ogni mese uno psicologo del Centro Capta risponderà con la propria competenza ed esperienza a una lettera di chiunque voglia confrontarsi sui temi della genitorialità. Le lettere vanno scritte a info@centrocapta.itSalve,Ho bisogno di aiuto.Sono una mamma di un ragazzino di 14 anni, in piena crisi adolescenziale…Non so più come "prenderlo".Sempre attaccato ai videogiochi o al cellulare

GLI STUDENTI DI VALDAGNO CITTADINI ATTIVI CON IL TEATROFORUM DEL CENTRO CAPTA

  “Tramite questo spettacolo ho scoperto il teatro sociale, molto utile, perché riesce a coinvolgere e a far ragionare il pubblico. Il tema era l’immigrazione, argomento di cui si parla molto al giorno d’oggi. Ho riflettuto molto su alcuni aspetti che non avevo mai considerato e sono riuscita a mettermi in gioco”. Uno studente del Liceo Trissino   Un dibattito sull’accoglienza di migranti, profughi e richiedenti asilo. Un'occasione per riflettere attivamente sui tanti punti di vista che, rispetto al controverso tema della convivenza sociale, possono oggi farsi sentire. OltreConfine, un’iniziativa di Progetto Giovani Valdagno promossa

La gestione del conflitto con i figli adolescenti

Cosa funziona davvero nel conflitto con i figli adolescenti? 1. Essere assertivi, ossia essere né passivi né aggressivi, ma efficaci, chiari e autentici. 2. Ascoltarli veramente, prendendoti il tempo per ascoltare. Ascoltare non significa ascoltare le parole, ma le emozioni sotto le parole. 3. Riconosci le emozioni tue e dell’altro. Non significa essere d'accordo ma gettare la possibilità per trovare un accordo. 4. Prenditi tempo per comunicare, se si tratta di un conflitto. Dare tempo alla comunicazione significa comunicare cura. 5. E infine ricorda che come dici una cosa (anche con un gesto) è più

Cooperare: operare insieme con altri, contribuire attivamente al conseguimento di un fine

Quando si scendono insieme le rapide di un fiume, può essere facile credere che basti remare per tenere la direzione. Invece no. Se ognuno pensa solo al proprio “remo”, l’imbarcazione gira su se stessa e si rimane fermi o, peggio, si rischia di finire in acqua. Bisogna sapersi ascoltare e coordinarsi: solo così un’esperienza che può essere paurosa, diventa piacevole ed entusiasmante. Il Centro Capta è come un gommone che scende lungo un torrente: si condivide una stessa avventura e uno spazio comune.La capacità di essere attenti gli uni agli altri e di